Parità di genere: un impegno che si misura nel tempo
Il percorso di Quix verso la certificazione UNI/PdR 125: risultati, sfide e azioni concrete per un'organizzazione più equa.
La parità di genere non è un traguardo che si raggiunge una volta per tutte, ma un percorso fatto di scelte quotidiane, processi strutturati e volontà di mettersi in discussione. In Quix abbiamo scelto di affrontare questo percorso con serietà, dotandoci di strumenti di misurazione chiari e impegnandoci a migliorare nel tempo.
Il recente audit di mantenimento della certificazione UNI/PdR 125 si inserisce in questa direzione: con un punteggio di 77 su 100, in crescita rispetto agli anni precedenti, conferma che la strada intrapresa è quella giusta, ma indica anche con chiarezza dove possiamo e dobbiamo fare meglio.
Cos'è la UNI/PdR 125 e perché l'abbiamo scelta
La UNI/PdR 125:2022 è il framework nazionale per la parità di genere nelle organizzazioni. Non si tratta di una semplice certificazione, ma di un sistema di valutazione continua che aiuta le aziende a tradurre principi in pratiche concrete.
Il modello valuta sei aree fondamentali:
- Governance e strategia: come la parità è integrata negli obiettivi aziendali
- Processi HR: selezione, sviluppo delle persone, progressioni di carriera
- Equità retributiva: analisi dei gap salariali e azioni correttive
- Conciliazione vita-lavoro: flessibilità, welfare, genitorialità
- Cultura aziendale: formazione, linguaggio, inclusione
- Tutela della genitorialità: supporto concreto nei percorsi di cura
Abbiamo scelto questo framework perché ci obbliga a guardare i numeri, non solo le intenzioni. E perché l'audit periodico ci costringe a verificare che le azioni dichiarate producano effetti misurabili.
Cosa abbiamo imparato dall'audit
L'audit di mantenimento non è un esame da superare, ma un'occasione per capire cosa funziona e cosa va migliorato. Nel nostro caso, la valutazione ha evidenziato:
Punti di forza consolidati:
- Accesso paritario alla formazione, con particolare attenzione alle competenze emergenti (AI, Cloud, Data)
- Nessun gap significativo nei tempi di progressione di carriera a parità di competenze
- Processi di selezione strutturati per ridurre bias inconsci
Cultura aziendale e innovazione: due dimensioni interconnesse
In Quix lavoriamo con tecnologie complesse (AI, trasformazione digitale, integrazioni Cloud) e sappiamo che le soluzioni migliori nascono da team eterogenei, dove competenze diverse si incontrano e si contaminano.
La parità di genere, in questo senso, non è un tema isolato "di HR", ma è profondamente connessa al modo in cui lavoriamo:
- Team diversi per genere, competenze e background tendono a intercettare esigenze più ampie e a progettare soluzioni più inclusive
- La diversità riduce il rischio di bias (fondamentale quando si lavora con algoritmi e dati)
- Un ambiente equo è anche un ambiente dove le persone si sentono libere di contribuire, proporre, mettersi in gioco
Non si tratta di retorica: un'organizzazione che funziona bene per le persone funziona bene anche sul piano tecnico e strategico.
Il confronto pubblico: condividere il percorso, non solo i risultati
A novembre abbiamo partecipato all'evento organizzato da CNA Modena dedicato alla parità di genere come leva di innovazione e competitività.
Nel panel "Parità e lavoro", abbiamo raccontato il nostro percorso: non solo i risultati positivi, ma anche le difficoltà affrontate. Come si analizzano i dati retributivi senza cadere in letture superficiali? Come si coinvolge il management in un cambiamento culturale? Come si bilancia flessibilità e produttività senza penalizzare le persone che scelgono soluzioni di lavoro agile?
Condividere le criticità è importante quanto condividere i successi, perché è nei momenti di confronto che si costruisce consapevolezza collettiva e si esce dalla logica del semplice adempimento normativo.
Prossimi passi
Il punteggio di 77/100 ci dice che stiamo andando nella direzione giusta, ma anche che c'è ancora strada da fare. Le nostre priorità per i prossimi mesi sono di continuare a formarci, estendendo i percorsi su bias e linguaggio inclusivo a tutta l'organizzazione.
La UNI/PdR 125 ci fornisce una bussola chiara: misurare, analizzare, migliorare. E noi continueremo a seguire questa direzione, convinti che un'organizzazione equa sia anche più solida, capace di attrarre talenti e di creare valore nel tempo.
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